SPAZIO INTERVISTE – PAROLA DI TEAM MANAGER (DANIELE STINCHI)
DANIELE STINCHI: “UN GRAZIE A BRUNI, QUI SARA’ SEMPRE IL BENVENUTO. SUL POSTER C’E’ LUI E NESSUNO LO TOGLIERA’ DA LI’”
IL NUOVO CORSO: “GUASTALVINO PERSONA ALLA MANO E PROFESSIONALE”
PROMESSE E OBIETTIVI: “SALVEZZA, CENA E GAVETTONE AL DIRETTORE”
LA CURIOSITA’: “DOMENICA SINISI DOPO IL GOL E’ VENUTO AD ABBRACCIARMI. PENSAVO AVESSE SETE… LO RINGRAZIO, E’ STATO UN BEL GESTO”.
E SUI COLLEGHI: “MONNI? IMPEGNO, QUALITA’… E TELEFONO. SENZA CANCELLOTTI NIENTE SAREBBE STATO POSSIBILE. FIORETTI UN FENOMENO”
PONTE VALLECEPPI – Ormai è tradizione che, di questi tempi, prenda la parola uno dei dirigenti più attivi ed efficienti della società Ponte Valleceppi. Passione, dedizione, grande professionalità e legame viscerale coi colori ponteggiani, le doti che hanno reso il team manager Daniele Stinchi, conosciuto ormai da tutti come “Il Toccio”, uno dei componenti più adorati della grande famiglia biancorossa.
IL CURRICULUM – Per lui questo, nonostante la giovane età, è già il dodicesimo anno di militanza nelle file del Ponte Valleceppi. “Sono partito a 34 anni dalla Seconda categoria – racconta – e posso dire di averle fatte tutte. L’anno che sono arrivato, siamo stati subito ripescati in Prima. Ho anche preso qualche batosta, perché 2 spareggi persi in Prima, e 2 in Promozione, sono duri da digerire. Ma ci sono state anche soddisfazioni, come i due ripescaggi in Promozione, e lo spareggio vinto quest’estate, che ci ha portato per la prima volta in Eccellenza. La società è cambiata in questi 12 anni, si è aggiornata, evoluta, ed è diventata più professionale, senza nulla togliere a chi c’era prima che ha comunque svolto un ottimo lavoro”.
LA DIRIGENZA E IL NUOVO CHE AVANZA – Quanto agli altri dirigenti, Stinchi ha una buona parola per tutti. “Davide Fioretti (responsabile tecnico della scuola calcio) è un fenomeno – parte dal settore giovanile a salire il team manager – veramente il numero 1. Anzi, il numero 2 via, perché il numero 1 sono io – sorride – lavora benissimo. Anche Stefano Balducci (Responsabile del Settore Giovanile) è bravissimo, e con la sua esperienza ha portato il nostro vivaio a una crescita importante, però Davide lo vedi sempre in mezzo al campo, attivo e operativo, sempre pronto a dare una mano, attento, puntuale. Allena, supervisiona, fa di tutto. Il Pres (direttore generale), Francesco Cancellotti, è il motore del Ponte Valleceppi. Stefano Cavalaglio è il presidente amministrativo, si dà un gran da fare, è il patron più longevo della storia, una persona per bene che vive sempre con discrezione ed eleganza da dietro le quinte le vicende della squadra. Senza Francesco però non ci sarebbe stato niente: campo sintetico di nuova generazione, strutture sempre più all’avanguardia, la squadra, sono tutte opere dei suoi sforzi. Adesso c’è anche lo “Sky Box” (allestito proprio dal patron Cancelletti e dal segretario storico Giuseppe Belia, e la supervisione di Monni), una sorta di tribunetta vip, riservata a presidente, staff tecnico, e giocatori del Ponte Valleceppi per seguire insieme la partita e sostenere i compagni. Domenica ha portato anche bene; esordio dello Sky Box e subito vittoria! Il Direttore (sportivo) Emanuele Monni, è bravo, si impegna, è sempre al telefono… Speriamo che non “rimbambisca” a 50 anni – sorride – no, io scherzo, ma è difficile trovare persone così dedite come lui. E poi c’è il mitico Rino Vinti, accompagnatore storico che a 80 e passa anni è ancora tutte le domeniche lì dietro a me, a portare palloni e riempire borracce per seguire sempre da vicino i ragazzi”.
IMMAGINE COPERTINA: L’ECCELLENZA E L’ERA BRUNI – L’intervista al dirigente ponteggiano si focalizza poi sull’immagine più bella di questa esperienza, vissuta in prima persona più o meno 6 mesi fa, con lo spareggio vinto e la conseguente promozione storica in Eccellenza del Ponte Valleceppi. “E’ stata una bella cosa, io del resto avevo previsto tutto già qualche mese prima – sottolinea – gruppo e squadra c’erano, poi a sentire la gente, era facile vincere il campionato con questa rosa. Sì, a parole è tutto facile, ma in 50 anni non avevamo mai vinto un campionato, quindi… Voglio ringraziare Mister Giacomo Bruni perché, anche se si è dimesso qualche settimana fa, e avrà avuto i suoi motivi, ritroverà sempre gli amici qui. Sul poster della promozione appeso lì in zona spogliatoi, c’è lui… e non lo toglierà certo nessuno da quell’immagine. Per di più, oltre che il mister che ci ha portato in Eccellenza, è pure una brava persona. Ci tengo a ringraziarlo e a dirgli che qui sarà sempre il benvenuto”.
LA NUOVA AVVENTURA IN ECCELLENZA – “L’inizio è stato traumatico. I primi due mesi, per via dei lavori sul campo, la condizione della squadra non era ottimale. Un allenamento a Sant’Egidio, uno a Pretola, uno a Prepo sul campo della federazione, alcuni addirittura a Lidarno su un campo di calcio a 7. Mancava ci allenassimo a Rimini in spiaggia o sul giardino del Pres – sorride – nonostante ciò avevamo cominciato bene. C’è stata qualche pausa, alcune partite in cui abbiamo buttato un po’ di punti, ma da che mondo è mondo le neopromosse pagano sempre lo scotto del salto di categoria. Succede anche in serie A vedo. Per quanto riguarda le ultime 6 partite del girone d’andata senza vittoria, hanno inciso molto gli infortuni. Una volta manca Marri, una Regnicoli, una Urbanelli, una Cecchini… e’ come se alla Juve togliessi Khedira, Mandzukic e Higuain, diventerebbe una squadra normale anche lei”.
IL NEO TECNICO GUASTALVINO – “Persona abbastanza alla mano – apre Stinchi – non è presuntuoso e ha cercato di dare subito una scossa al gruppo, e già domenica s’è visto! Primo tempo eccezionale, poi, anche a causa della preparazione fatta a Natale, e delle solite assenze, la stanchezza s’è fatta sentire. Ma bisognava vincere per forza, e ce l abbiamo fatta. Qualcosa comunque è cambiato nello spogliatoio. Non siamo tutti uguali, ognuno ha le sue idee, Guastalvino gestisce lo spogliatoio diversamente, è un po’ più severo, però è molto professionale. Ma sinceramente, poi magari il campo mi smentirà, ma spero di no, la squadra non ha mai dato sensazione di essere da retrocessione. Il gruppo è sempre stato unito. Se così non fosse stato, dopo i problemi in preparazione per via dei lavori sul campo, e lo shock delle dimissioni di Bruni, la squadra si sarebbe sfaldata, e invece i ragazzi hanno reagito alla grande domenica, dimostrando che lo spogliatoio è unito”.
IL CURIOSO SIPARIETTO CON L’ANGELANA – “Volevo ringraziare Fabrizio Sinisi, che domenica, dopo aver segnato il gol del 2 – 0, è venuto ad abbracciarmi. Io inizialmente non avevo capito neanche, pensavo avesse sete… – sorride – veniva da un periodo brutto, era legatissimo a mister Giacomo Bruni ed è sicuramente uno di quelli che hanno patito di più le sue dimissioni, ma domenica ha dimostrato tutto il suo carattere e le sue enormi qualità, sfoggiando una grande prestazione”.
OBIETTIVO E PROMESSA – “L’obiettivo è uno solo: la salvezza. Salviamoci – chiude Daniele Stinchi – e poi facciamo festa e ricominciamo… Poi, si può anche arrivare terzi o quarti magari, ma noi non dobbiamo ascoltare voci o andare a impelagarci in altre situazioni. Se ci salviamo cosa prometto? Non è che posso fare lo spogliarello – sorride – posso pagare una cena oppure fare un gavettone d’acqua gelata al Direttore (Monni) o magari mandarlo direttamente sotto la doccia, visto il suo bel rapporto con l’acqua…”