PONTEVALLECEPPI PRONTO ALLA SFIDA, IN CAMPO… O SUI SOCIAL
SETTORE GIOVANILE FERMO, MA LO STAFF TECNICO È GIÀ AL LAVORO PER STUDIARE NUOVE SOLUZIONI
IL RESPONSABILE DELLA SCUOLA CALCIO FIORETTI: ”RISPETTO DEI PROTOCOLLI, AMPLIAMENTO SPAZI, AMICHEVOLI LIMITATE E STOP ALLE SEDUTE CONGIUNTE, IN QUESTI 2 MESI E MEZZO ABBIAMO FATTO TUTTO IL POSSIBILE PER TUTELARE LA SALUTE DEI RAGAZZI” . ”L’OBIETTIVO E’ RIPARTIRE, VEDREMO SE SI POTRÀ FARE GIÀ DAL 16, ALTRIMENTI CI ADATTEREMO COME ABBIAMO SEMPRE FATTO. SEDUTE PERSONALIZZATE PER L’AGONISTICA E VIDEO, CHALLENGE E GIOCHI PER MOTIVARE I PIÙ PICCOLI”
PONTEVALLECEPPI – Nel giorno in cui l’Umbria si riscopre arancione, il Pontevalleceppi continua a sventolare i suoi colori: il bianco della purezza dei nostri giovani e il rosso della passione che lo staff tecnico mette al loro servizio. Del resto proprio bianco e rosso, miscelati danno l’arancione, che è un pò il colore del semaforo in questo momento per il settore giovanile, in stand by in attesa di capire se il nuovo dpcm e le restrizioni consentiranno di ripartire il 16 novembre; il responsabile tecnico della scuola calcio, nonchè allenatore dell’Under 17, Davide Fioretti traccia il bilancio di questa prima parte di attività svolta da settembre a qualche giorno fa. ”La società durante il periodo di attività è stata molto attenta rispettando i protocolli, evitando allenamenti congiunti e limitando le amichevoli al minimo – apre Fioretti – giocando in famiglia per quanto riguarda le categorie agonistiche e annullandole nella scuola calcio. Nei 2 mesi e mezzo infatti non ci sono stati focolai, nonostante qualche ragazzo positivo abbiamo evitato contagi facendo il nostro dovere. I ragazzi sono stati responsabili e il PONTEVALLECEPPI ha dimostrato serietá e impegno e voglia di ripartire. Da metà ottobre in poi, quando la situazione è andata peggiorando, abbiamo anche rimodulato le sedute di allenamento individualizzandole eliminando ad esempio le partitelle, mantenendo gruppi di 5 o 6 ragazzi all’interno della stessa squadra. Chiaro che senza situazionale è un calcio diverso ma il nostro intento era far stare i ragazzi insieme, all’aria aperta, con un’attivitá controllata, con gli spazi giusti e quindi si è svolto un lavoro professionale, mirando solo ed esclusivamente a ridare un minimo di nuova normalità rispetto a Marzo”.
Ma che futuro si prospetta in questo clima di instabilità e preoccupazione per il paese, per il calcio dei bambini. ”È chiaro che ora la situazione è complicata – ammette il tecnico dell’ Under 17 – se ripartiamo lo facciamo gradualmente con cautela. Dati alla mano la percentuale delle assenze, viste quarantene anche legate alla scuola, è alta, ma questo aumenta gli spazi a disposizione. Se dovessimo ricominciare però saremmo ancora più attenti”.
Nella speranza di rivedere presto tutti i giovani biancorossi in campo, per il momento, l’attività prosegue sui social grazie ai potenti mezzi di comunicazione ormai fruibili a tutti. ”Ci teniamo in contatto con i ragazzi con video o messaggi – dice Fioretti – non é facile tenere alta la motivazione perché l’aggregazione manca. Magari con le categorie agonistiche si può proporre qualcosa di più, ad esempio allenamenti singoli, qui c’è il percorso verde, o esercizi da fare a casa, a corpo libero eccetera, ma con i piccolini è più difficile perché il loro stimolo è ritrovarsi al campo con i compagni a giocare. Qualcosa stiamo studiando, ma siamo in attesa di capire se il decreto ci permetterà di ripartire già dal 16 di novembre oppure passare al piano B proponendo sfide, giochi come fatto a Marzo. Vediamo che decidono ma noi siamo pronti, ci siamo sempre adattati e abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere e continueremo a farlo per stare vicini ai ragazzi in questo momento complicato con la passione che ci contraddistingue”.