La parola a Matteo Parroccini
Gol, rigori procurati e assist: alla scoperta di Matteo Parroccini
L’attaccante: “Quando il mister chiama, io sono pronto”
“Da Marri, Rossi e Sinisi ho solo da imparare: è un privilegio giocare con loro”
PONTEVALLECEPPI – Gol partita alla prima giornata, un paio di rigori procurati a Umbertide e a Città della Pieve, e poi domenica l’assist per il momentaneo 1-0 firmato da Sabatini. Sta sfoggiando tutto il suo vasto repertorio Matteo Parroccini, una delle armi in più di questo Ponte Valleceppi, che quando chiamato in causa fornisce sempre il suo apporto alla squadra con puntualità. “Domenica è arrivata un’altra bella vittoria – apre l’attaccante eugubino – per quanto riguarda la mia prestazione credo di essermi impegnato al massimo come sempre dando il mio contributo per la squadra. Voglio riscattare l’annata passata in cui ho avuto qualche difficoltà e per questo darò tutto quello che ho in ogni partita. Parlando della squadra invece c’è poco da dire: è il campo che parla per noi. Siamo lassù, non per caso, ma perché riusciamo a tirarci fuori dalle difficoltà e dalle insidie che incontriamo la domenica senza mollare un pallone e credendoci sempre fino in fondo. E’ questo che conta, in un modo o nell’altro portare a casa i tre punti, e noi ci stiamo riuscendo e dobbiamo proseguire su questa strada”.
L’abbondanza nel reparto offensivo, ha talvolta relegato Matteo se vogliamo al ruolo di “bomber di scorta”, ma questo per lui non è certo un problema. “So che là in attacco siamo tanti, e tutti vorremmo giocare come è giusto che sia – sorride Parroccini – ma tra Marri, Sinisi, e Rossi, io che tra l’altro sono anche il più giovane (classe 1993), so di avere davanti dei giocatori di altra categoria. Chi va in campo lo decide il mister. Il vantaggio è che da loro posso imparare e cogliere consigli utili per migliorare. E poi quando il mister chiama, e tocca a me dimostrare che posso dare una mano alla squadra, io sono pronto a prescindere. Tra noi c’è una sana competizione, ma anche un buonissimo rapporto, perché oltre che grandi giocatori sono anche persone fantastiche che sanno sempre dire le cose giuste nei momenti opportuni: se poi c’è da fare una critica la fanno sempre in maniera costruttiva e senza polemiche”. All’inizio Parroccini veniva schierato anche come esterno d’attacco nel tridente, mentre ora con il nuovo modulo a rombo e le due punte, pure lui riesce a rendere al meglio.
“Premetto che sono a completa disposizione del tecnico e delle esigenze della squadra – specifica Matteo – per cui se c’è da giocare un po’ più esterno mi adatto senza problemi. Però in effetti io mi sento un attaccante vero, e più centrale, vicino a un compagno e meno lontano dalla porta penso di esprimermi meglio”. Domenica c’è la trasferta di Sant’Arcangelo, con l’Agello, ultimo ma mai arrendevole. “Conosco alcuni giocatori – dice Parroccini – so che sono partiti male ma poi hanno messo mano al mercato e si sono rinforzati. Sicuramente la classifica non gli rende merito; per noi sarà una partita in cui dobbiamo fare massima attenzione. Non dobbiamo ricadere nell’errore commesso a Umbertide, dove abbiamo lasciato per strada due punti che avrebbero potuto portarci già oggi in testa alla classifica. Dobbiamo fare risultato pieno”.
Quanto al campionato, oltre al Ponte Valleceppi, Matteo, da buon eugubino, sponsorizza la candidatura del Branca, ma non solo. “Devo essere onesto – chiude Parroccini – non abbiamo qui a Gubbio una realtà come il Fontanelle, per cui sono contento se se la giocasse fino in fondo con noi. Senza dubbio però, ci sono altre squadre attrezzate. Il Lama, che sono due anni che vince i play off e non sale, è sempre lì in agguato e poi occhio alla Pievese, che mi ha impressionato: credo che a Città della Pieve vinceranno davvero in pochi”..