Intervista a Luca Urbanelli
“CON TAFFINI, IL MARESCIALLO E L’APPUNTATO. IO, MARRI, REGNICOLI E SINISI TUTTI INSIEME ? MAGARI, SPERO PRESTO”
URBANELLI LANCIA IL PONTE VALLECEPPI. “NOI FUORI DALLA CORSA AL TITOLO ? C’E’ TEMPO PER FAR TUTTO”
L’EX FOLIGNO: “GRANDE GRUPPO, SOCIETA’ ORGANIZZATA E GIOCATORI DI ALTRA CATEGORIA”.
PONTE VALLECEPPI – E’ tornato a casa per fare grandi cose, Luca Urbanelli, ex attaccante del Foligno che da giovedì è ufficialmente un nuovo giocatore del Ponte Valleceppi. Una scelta non facile, ma voluta dall’esterno offensivo classe 1991, che già da martedì lavora coi nuovi compagni. “Beh sicuramente è stata una bellissima emozione tornare ad allenarmi qui – rivela Urbanelli – perché è il posto da dove è partito tutto. Da qui ho cominciato a giocare, e ho già trascorso fantastici momenti.
Già da martedì, quando la trattativa era ormai in dirittura d’arrivo, sapevo che sarei tornato a Ponte Valleceppi. E quando sono arrivato all’allenamento per me è stata davvero una bellissima emozione”. Passare dalla Serie D alla Promozione non è stato certo un problema per Luca, che spiega quanto per lui conti poco la categoria quando alle spalle c’è una società che ti fa star bene.
“Tornare a Ponte Valleceppi in Promozione dopo 5-6 anni di Serie D non è stato facile per niente – racconta Urbanelli – perché a Foligno lascio un pezzo di cuore veramente. Tre anni e mezzo fantastici, i più belli mai passati. A parte il primo anno che è andato tutto bene, gli altri due anni ho avuto problemi fisici (ad entrambe le ginocchia), ma nonostante le difficoltà la gente mi voleva sempre bene e con molti di loro sono rimasto tutt’ora in contatto. Lasciare Foligno è stato molto difficile. Questa decisione è stata presa anche grazie alla mia ragazza – prosegue il bomber classe 1991 – che mi ha dato una mano.
Per me non è stato facile cambiare le mie abitudini. Io ho dato tanto per questo sport, ho fatto tanti sacrifici, e cambiare vita, perché prima magari ti allenavi dal martedì al sabato, ora invece ti rendi conto che devi anche adoperarti a fare altro, non è una passeggiata, e quindi è grazie al suo aiuto che sono riuscito a fare questo tipo di cambiamento. Il fatto di scendere di due categorie non conta niente.
Dilettanti siamo in Serie D, e dilettanti restiamo in Promozione. E poi so come lavora il Ponte Valleceppi, conosco le persone che ci sono, la serietà e i valori per me contano più di qualsiasi aspetto economico. Ho avuto offerte anche dall’Eccellenza, ma dopo anni difficili a livello societario ho capito che per fare bene e stare bene è fondamentale anche chi ti sta intorno. La solidità della società è molto importante. Ripeto le categorie non contano niente, anche perché se paragoniamo la serie D con la Promozione, io penso che per l’organizzazione che c’è qui, il Ponte Valleceppi, a livello societario, può ambire anche a vincere il campionato in Serie D”. Dicevamo di Luca che torna a casa, qui dove ha già tanti amici con cui ha giocato sia da compagno di squadra che da avversario.
“Molti già li conoscevo, ci ho giocato insieme e contro, uno in particolare, Taffini, ci sono cresciuto insieme, l’anno di Ponte Valleceppi mister Baldacci ci chiamava l’appuntato e il maresciallo. Devo conoscere meglio magari i ragazzi più giovani. Grande squadra, con o senza me, grandi giocatori per la categoria, squadra importante per la Promozione. Sono contento perché ho visto subito un gran gruppo e questo è un aspetto fondamentale, perché poi in campo questo si vede. Non a caso il Ponte Valleceppi ha fatto molto bene negli ultimi anni”. Ma l’argomento che sicuramente stuzzica la fantasia dei tifosi è: i 4 moschettieri, insieme, li possiamo vedere in campo oppure no? “Io sono un attaccante esterno o centrale, o esterno di centrocampo.
Là davanti sono abbastanza duttile. Io, Marri, Sinisi e Regnicoli tutti insieme? Magari! – dice Luca – Sarebbe un attacco di categoria superiore. Già lo è senza di me. Io mi metto a disposizione loro e del mister, sono l’ultimo arrivato e vengo qui in punta di piedi senza presunzione. Dobbiamo conoscerci meglio a livello calcistico, per integrarci bene anche dal punto di vista delle caratteristiche, ma spero vedremo al più presto un attacco con tutti e quattro insieme”.
L’ultima domanda, ovviamente, gliela facciamo sulla meta. Dove può arrivare questo Ponte Valleceppi, che a poche giornate dal termine del girone d’andata è a meno 10 dalla capolista Ellera? “Secondo me c’è tempo per fare tutto. Sì, è vero, 10 punti non sono molti, ma questo è un campionato molto equilibrato. Ogni giorno sarà fondamentale, noi ora dobbiamo pensare a chiudere il girone d’andata facendo più punti possibile.
Poi tra scontri diretti e squadre che vogliono salvarsi, sarà più difficile per loro mantenere questo trend. Noi, adesso come adesso non abbiamo niente da perdere, dobbiamo dare il massimo con la consapevolezza che possiamo fare bene. Poi ci sono eventualmente anche i play off, sperando che quest’anno contano. Però secondo me possiamo dire la nostra in questo campionato”.